bon voyage
Oggi mi sei mancata,
oggi non ho parlato.
Sono stato da un cinese muto, pioveva:
la piazza d’immondizie,
la tromba delle scale fumava, ancora. Oggi,
non ho detto parola, tutto il dì,
se non con uno che aveva bisogno, un ballerino, e
questo silenzio è forzatura – mi sei
mancata per il tuo appiattire le labbra
lasciarlo fare a me
e così far andare il giorno. Come un sentiero
un prato bagnato, il lago del parco e
i suoi uccelli scomposti. Che bel pomeriggio, allora. Partiremo,
non vedendole, le spalle. Viaggeremo,
come spazi in una mano aperta,
le scale bagnate di pioggia,
come perline colorate
venute giù, a ventaglio, stelle rimosse e
da un filo riposte al loro ordine
musicale.
Oggi, mi sei mancata: sto contando gli
elementi di un piccolo insieme
ma ce n’è sempre un altro, più grande
sopra di me,
lontano da noi.
Temporale
because i feel blind
Semplicemente, così:
sostanze
Una cicca a forma di cola (o Cronaca del mattino)
I Bycicle
to see what condition my condition was in
gran guadagno
qualcuno più intelligente di me è
andato a correre. col suo giubbetto giallo e le
scarpe mimetiche, va su e giù per questa pianura di
lingue, anguille d’asfalto e cippi romani,
fiori negli angoli più bui e odore di fango, umido,
nel naso. lui sta smaltendo, loro,
con i rispettivi compagni, di letto e di ventura,
riescono a reggersi ai cordoni del ponte
che oscilla
e qualcuno
che meno ti aspetti
lo butta giù
senza deprimersi. Tagliano e mangiano briciole
con le dita, dal tavolo. A me basta un pensiero,
e sono a terra, sulle ginocchia, jeans sulla pelle matura
ancora graffia, come gengiva che perde
alimentando insenature di lingua.
d’acqua, loro.
non sanno di essere bombe
e potenziali infarti,
e colpi epilettici,
e finchè sarà così, Un Gran Guadagno:
ci sarà sempre qualcuno più leggero
consolazione in re bemolle
La più bella di Francia ha i canini aguzzi