I Bycicle

Sono come i miei pensieri
incatenati, le mie foglie che nascondono sole
ai germogli.
Con la sigaretta semi arrotolata guardo le catene
lungo un via lunga
come una treccia, che tieni ben stretta, tutta per te.
I palazzi intorno sono immobili alti
scenari,
io le so di colori diversi, di periodi diversi
di spazi che non si relazionano più,
molteplici gatti su comignoli coi nasi
all’insù, per diversi all’insù.
E senza ricordo, vorrei passare la mano
sulle loro selle di carta selle di pelle selle di marmo
scuro, chiedermi perchè e incrociare uno sguardo
slegarle e andare lontano.
Lontano, lontano,
ma qui seduto non le riconosco,
colori, grazielle immobili e rapidamente vecchie
come nuove canzoni.
Qualcuno passa veloce, uno scatto di
pedale e il vento tra i miei
quattro fili, me li sposta, ho un sussulto,
e poi torno a fumare con il mento
sulla mano chiusa. La siga è bruma
che brucia
tra le dita.

Leave a Reply