———-
Per free ebooks e altre pubblicazioni di narrativa e poesia, vai sul mio sito: https://www.michelelancione.eu
Solare (II versione)
gli intarsi delle serrature mai aperte
le maglie riposte e
quei segni, accumulati fra
nei sotto-la-pelle.
Sono venuto nell’ora dell’ora che ripassa e non c’è
per chiederti di aprirmi gli occhi così,
come due arance con lo spruzzo, sguaiate,
che vengono, quando hai le dita
che ci nuotano dentro.
Poi ti ho riflessa, e
mi sono voltato:
la linea bianca del battistrada era un filo
da prendere tra le dita,
la notte un colore adatto al primo giorno
in cui ti ho afferrata,
le nostre mani in bilico a rincorrersi sull’ora smarrita.
pensiero della sera
ritorno
le dita lungo il corpo e la maschera,
steso sul letto
in faccia all’armadio con le sue quattro bare
di plastica,
le maglie scomposte che
si spengono, le librerie decompongono,
le pareti si chiudono come sopraccoperte
ad alette e io
dentro,
arrotolato a pié spinto
aperto
e sputato, di nuovo, liberato con la
chiave inglese
il sudore e la
forza, per piegare ancora
origami, succinti ai miei voleri
dettami,
aquiloni che prendono il volo
carezzando le labbra inferiori
di una allargata
poesia.
sicuro di sé
sweetdreamers
rush
Prendere le mani carezzare i capelli, coperchio
sull’acqua che bolle, la pasta piegata, vestiti da buttare:
carte sparse e amore, fatto di rabbia,
film incastrati alla perfezione
tra le nove e mezza e le dieci, sveglia, uscire.
Le scarpe si stringono coi lacci agli
omini della polvere in attesa di
vedere le coperte sollevarsi e trovare albe nuove
ai piedi stanchi,
veloci, rapiti,
fare la spesa, abbracciarsi sul limitare
delle stanze, tra le porte, congiunzioni,
per poi ripartire, docce calde per bagnare
i capelli e gli impegni,
Ed è sul limitare del frigo che per caso tutto si ferma
sospende si tende
quando ci siamo incontrati
e non c’era più fretta, così, per caso soffice
e semplice,
dove ci siamo fatti fasciare
da questo nostro presente
Finestra, paesaggio, consolazione. L’amore
che va di fretta capita che inciampi
e si ripassi tra le labbra quello
che gli appartiene,
e per un istante ci giochi
senza guardare oltre la fine.