Appollaiati alle spalle del giorno
abbiamo visto una nave pirata e la nave,
rapida taglia assi e contesti, tempi e modi di scena,
tendoni, bottiglie,
ci pare sempre rifletta ma é
distruttiva.
Si ama avanti e dietro per
palindromo labbiale.
Ora siamo fermi, le braccia racchiudono gambe
racchiudono tempo, gli occhi, i sederi le
mani altrui, racchiudono odori, la pioggia
le scarpe e schiene appoggiate
alla metropolitana. Ora la nave
l’abbiamo persa di vista e
a vista annebbiata
discendiamo
di schiena
dalla sua
prua.