quante briciole può tenere
la mia impronta digitale
quando la giro per farle cadere
e il loro moto scompagina
la luce del sole
attraverso,
questo corpo, questa mente,
con aperture che sono
rifrazioni immense
semplici come molliche di
pane
sparse qua è là sul tavolo scuro
dove è un continuo
darsi da fare a prenderle
e lasciarle cadere.