Piano quinquennale thinking

My Pillow: Too Cool.
Stamattina, ore 7.30 locali, sono andato a un thinktank meeting. Architetti Ingegneri Giovani Funzionari della Città Accademici Young, tutti insieme si trovano una volta alla settimana e parlano di design thinking, bevono il caffé, mostrano le tette e fanno giochi cooperativi. Si mettono intorno a un tavolo e tagliano pezzi di carta ci disegnano su e dicono cose che non possono essere contraddette, sono così ovvie, lisce, piane, le loro cose. Sono right. Poi alle 9.30 se ne vanno a lavorare, col sorriso sulle labbra, right, loro. Stamane c’era un tipo che ha presentato una cosa sulle bici in città. Va bene, ok. Alla fine ha detto: noi dovremmo smetterla di pensare come un HP (simbolo di HP proiettato sul muro) ma dovremmo pensare come APPLE (mela morsicata sul muro): liberi, innovativi, propositivi, creativi.
Gli avrei mozzicato la testa, gli avrei.
Lo scalpo, creativo, gli avrei.
Però ho mantenuto la calma. Io vado lì per studiare. Per vedere. Per capire. Non lo deve sapere nessuno ma sto lavorando a un progetto di ricerca per la distruzione del design thinking. Sono troppo cool, loro. Right loro. Io sono molto più semplice. Ora mi metto qui e traccio una linea, un confine, e divido i buoni dai cattivi.
Voglio tornare al piano quinquennale. Voglio il piano quinquennale thinking, io. 

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