quiete as a mouse since the words come out (with no fear about)

Se il giorno fosse solo l’espressione che hai al mattino
le tue labbra secche e segnate se fosse, lui, 
l’andare dal panettiere con incedere lento
a comprare i cornetti da mettere in frigo, se fosse.
L’accensione delle candele
la mano che sfiora un capezzolo ritto, 
il bagno caldo e la mostra
attraversata come due insetti con pance-gonfie-dall’alcool. 
Correre in un parco per sottoporci a una fotografia impossibile,
per sfregio del tempo
a coronamento del tempo.
Se il giorno fossero solo le tue mani intorno al cellulare,
la tensione di un messaggio da inviare, se fosse,
lui, non altro che il sistemarti i capelli 
per me, 
se io potessi imparare, dato il tempo e gli eventi, 
a stendermi su quello che ho
trovando il livello giusto da reprimere,
allora sì, ti abbraccerei
senza chiederti come stai.
Aprire e chiudere i libri
toccare e non toccare i tuoi fogli:
se fossi capace ti amerei senza tirarti verso 
di me, ma farei il verso giusto che porterebbe
queste giovani prose 
a venire dalle tue labbra
come poesie. 

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