e aggiungi una nuova linea
di quelle
sheeeeet!
aggiungi una nuova linea tra i tuoi capelli,
una pagina bianca come la lingua
delle parole girate a
origamo, ricamo parole giusto per
l’amore delle cose in cui
crediamo,
che non sono, le cose in cui crediamo,
piu’ valide, [lo sono mai state poi
valide] E ancora,
le spingiamo come borse
del negozio senza licenza, o le
mettiamo col maiale di colla in dispensa, bruscoline,
come le rime tra gli occhi al mattino
o i pallini di lanolina nel culo,
scarpe e cartoni e ceci in fondo al frigo
come una galassia impossibile da sfiorare
o anche solo prendere in considerazione, che
fumare fa male
e il malumore fa male,
che le piante hanno un senso ulteriore,
quello di divagare, che divago:
lo sai che divago e che
e’ tutta una grande circonvalazione la nostra, un lungo
discorso con tanti a capo e
una scusa come un’altra
per venirti incontro
e dalla schiena abbracciarti,
sul divano stesi
lo specchio
a toccarci
alla porta appesi
sorpresi
a baciarci
i nostri arti
tesi
che mica sembrano poi nostri.
Sei il mio poeta. Bellissima