Madeleine – last night here

l’ultima volta che ho ascoltato questa canzone
le mani sulla tua schiena, il sapone. Il vapore sulle tende
sui vestiti sugli armadietti stanchi. Scendiamo
alla Madeleine. Facciamolo
dallo schermo del mio computer, una stazione umida le
scale francesi, sto per partire. Lontano da voci nemiche.
Riverso ad affrontare, ancora una volta, il fu. L’unica
cosa che può farmi andare avanti in questo centro commerciale
è Curami Curami Curami Curami. Cura-mi.
Mani rigate.
Frette carrette carine-carette, sospinte.
Librerie, specchi, tappeti coperte
lampade per leggere libri al capitolo 1 appendini
lenzuola candele – la cura delle cartoline appese. Buttiamo via tutto, Gregory, ricominciamo
la testa alticcia, ancora un seme.
Oh, maledetta, solitaria, vai via. Vieni tu,
al suo posto, scendiamo alla Madeleine, al suo posto prendiamo
una casa e sognamoci dentro fino a farci uscire il sangue
dal naso, anti-posticci, anti-radici, legati
e legati a me.

Pareti di marmellata. Pareti venute via
come sfoglia.
Pareti indigeste pressate dentro a valigie che sono
il vuoto tra i secondi. Inesistenti.
Last night here. Una poesia. Le mie
labbra a cercare l’ultimo goccio di sperma
rimasto incastrato tra i
denti. Last night here, una poesia. Scendiamo alla Madeleine,
E se poi non ci scendiamo, Gregory, vaffanculo. Ci abbiamo
provato
uguale.

One Reply to “Madeleine – last night here”

  1. Ci aspettano vapori umidi, nelle docce, dietro gli angoli della strade, nascosti nelle pieghe del domani. Ma tra i tanti coltelli che possono tagliare il nostro filo rosso, coltelli che stiamo spuntando e piegando, quello della distanza sarà un pezzo di ferraglia inutile sul marciapiede: non potrà più ferirci. E sapremo far crescere il noi. Ti voglio bene…

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