Il Peto di Cota


Guardate bene questo manifesto elettorale. Cosa sta facendo il Cota? Dai, suvvia, non è poi così difficile indovinare. Guardate attentamente la piega labiale, l’occhietto semichiuso, tutto il viso in una smorfia di tensione e piacere. Ma sta scoreggiando! E’ palese. Roberto Cota per la sua campagna elettorale piemontese si è fatto scattare una fotografia nel momentum sublimis della scoreggia. Ah! Cota: una liberazione.

Adesso quella foto l’ha tolta però. A Torino non c’è già più. E’ stata sostituita con un’altra in cui Cota sembra avere 17 anni slavati. La gioventù.

A me sta piuttosto simpatico Roberto Cota. Si è vede che è uno che si è fatto da sè. E poi è bravo. Nel suo programma politico parla di lavoro, federalismo, trasporti e sanità (http://www.robertocota.it/programma.php) senza fare minimo riferimento ai temi che stanno più a cuore alla lega. Ma si sa. Di certe cose – come i rifugiati politici, i diritti delle minoranze e simili – è meglio non parlare. Comunque, tutto questo non è di mio interesse. L’unica cosa rilevante è che Cota ha avuto il coraggio di scoreggiare. Ho anche uno slogan: “Ha liberato l’afflato al momento della foto: Cota merita il mio voto”.
Per concludere. Nemmeno l’ottuagenaria Mercedes Benz parla di rifugiati politici, minoranze, povertà, diritti (d’altra parte si è poi sempre alleata con l’Esercito della Salvezza del Centro Redentore). Allora, nel caso in cui il Cota perda il mio voto – ha pur sempre tolto il manifesto con la sublime scoreggia – voterò Marcello Sbudello. Che mi fa sentire tanto più giovane, e che è poi sempre una buona sintesi di questa campagna elettorale… che preferisco non aggettivare.