family portrait

quanta pazienza abbiamo avuto, oggi,
di quelle risate d’ovatta e camino, di quelle zampe
di gatto, il suo pelo striato
sui divani dove i nostri mesi migliori venivano
a fare la questua alle aspettative future, dicendo,
non ci aspettate, non ci aspettate,
godete di ogni momento, godete senza
chiedervi mai, com’è.

quanta pacatezza, nei tuoi movimenti,
incrociare le tue mani
le sue zampe
quanta semplicità,
parlargli in una lingua da baciare,
far passare i minuti distesi
senza aver paura del prossimo
esame da venire. Sentirti finalmente distesa
su me, sentirti così chiamarti amore e
vedermi girare…

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