Into my arms

a F.

si aprono come fa il cucchiaino nella tazza le tue dita
tra i capelli un piede che-affonda-nella-sabbia;
un battito di ciglia di un angelo ha fatto uno squarcio nel cielo
è fiondato il mattino quando il pescatore ha voltato
le spalle e ha incrociato l’odore
del sale un gioco di denti su per le vene

E se fra queste dita posso
riconoscerti tale,
padre

si aprono, ombre candele: fiamme scomposte sul muro
fessure tra le tapparelle da cui sale improvviso
il grido di gioia di una donna sorpresa d’amore sulle sue 
scale a venire, si aprono come quelle telefonate che dicono
di numeri oltre la soglia entro cui
il corpo decomposto continuerà a respirare
Io credo nell’amore
nei tuoi odori
nelle tue 
mani arate
così

sono improvvisi 
lambiscono il volto
quante volte ci sono passati accanto quante volte ci hanno
abbracciato per un momento: la morte è 
ovunque è come la bellezza riflessa di 
questo nostro giorno
improvviso come una bocca impastata
rossa di vino che allappa
Io le unisco 
perchè tremo per me.
Mentre sono 
qui sono
qui io
sono
Eretto per te.
quando ci mancherà il fiato per le nostre letture
avremo avuto ragione 
di tutto ragione, fino ad allora fermi qui, a guardarle aprirsi e 
andare, il bicchiere passato di mano il presente
impastato come un ricordo dove rimangono solo le rughe
di cui sia benedetto
il sole e le pupille che hanno il coraggio di bruciarsi
in suo nome.
Ti stringo tra le mie braccia,
ora, 
se non mai, 
con la forza
che ho
col fiato che –
e ti tengo sul seno.

Io credo 
l’amore ci
credo.

Leave a Reply