Lemonworld

ho in bocca il tuo sapore
la critica al mio modo di fare poesia.
dalle tue labbra l’ho presa
troppa musica
troppe parole.
le labbra grandi, e il corpo
spoglio. le mani ad arco, la schiena
è come un foglio bianco, che
prendo che violo
che sfumo, che sento
solo grazie alla vecchia
che accorda il sudore mentre noi ci affanniamo
illusi di
microbi di.
me ne vado. Londra scivola come
un calzino, dal mio piede dalla tua
mano. oggi, che siamo due vettori
in opposta motrice, oggi, che ho
il tuo sapore nei solchi
della mia lingua, oggi, che ho preso
dal ragazzo del treno un
butter croissant che sa
di limone e di panna come
quella tua foglia.

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