sostanze


Tra la gomma, il suo scolo e l’asfalto;
il bosco, l’occhio e la foglia. Tra le tue
dita fini, e il mio seno. La tastiera,
le briciole di una brioche, e
una telecamera di traverso.
La scrivania appoggiata
contro il muro.
Tutte le cose in ordine, tutte, come un pezzo
di legno composto pressato: prova a tagliarlo,
prova a scomporlo. E’ solo
finzione.
Tra le zampe, il filo dell’alta
tensione
e il suo scendere in volo. Mentre piove e le
case paiono pan carré inzuppati, il cielo
coperto, Mon Dieu: tra il sorriso
l’attesa e il bacio sfiorato.
Ci sono non-spazi, incompiute relazioni
attese di microgrammo. E una volta
si va di qua, una volta di là, una volta
sono analisi incomprensibili di malattie incurabili
una volta è
tenerti per mano, questi uccelli che volano
e il lago.
Tra un palo, la mia macchina e l’abisso. Tra
progetti, azioni, e tlack
tlack, che si incastrano
tra noi, un po’ qua, un
po’ più in là.

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