Weird Fishes


e il momento
in cui ad una ad una le dita
sfilano dalla ciabatta
su una ghiaietta fine di fine estate ligure,
color seppia,
è finalmente arrivato.
il mare è poi sempre quello il mare
ma è lì
grande ondoso e blu
davanti a noi.
Profondo come quei tuoi occhi
che mi si piantano davanti
nel prendere da terra
la borsa e andare.
Intorno il rumore di un decollo.
l’incomprensione di una ignoranza familiare fatta pane
amore e cemento.
la sabbia di amicizie del devo
non devo.
e il momento in cui ci si lascia alle spalle
il vento
e ce lo si prende in faccia
su un bagnasciuga secco, col sale a tocchi,
è finalmente arrivato.
Slaccio le gambe come fossero fasci muscoli
che non aspettavano altro
e affronto la prima onda
del tuo sguardo grande, a testa in giù.

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